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C’era una volta Masseria La Penna, una delle migliori location del Sud
Redazione IAMTaranto - 21 Luglio 2024
La Masseria La Penna, ormai chiusa da tempo, sembra la sentinella a guardia del Mar Piccolo pronta a sovrintendere chi attraversa la Super Strada Ponte Punta Penna Pizzone.
È stata una tra le migliori location degli anni novanta, un ambiente raffinato in stile etnico con una vista mozzafiato sul mare che rendeva questo posto un’esperienza indimenticabile per gli amanti della movida notturna e della buona musica. In città non si parlava d’altro in quegli anni e, col passare del tempo, la gente comprese veramente la natura di quel posto speciale.
Così divenne una realtà di cui non si poté più fare a meno, oltre ad un punto di riferimento per tanti giovani e meno giovani che è durato tredici anni. Si respirava un’atmosfera magica per chi amava il divertimento notturno, il servizio di alto livello e di grande qualità, l’abbigliamento elegante e chic.
Un ristorante allocato al posto della casa patronale dove gustare tante prelibatezze della cucina pugliese, il bar e l’area privé. La discoteca spettacolare curata nei particolari che ha visto tanti Dj anche europei e poi tanti spettacoli di teatro, cabaret, concerti si sono susseguiti con ospiti d’eccezione rendendo il locale tra i più popolari del sud.
La Masseria era un’antica tenuta agricola fortificata del settecento, residenza di signori proprietari terrieri che abitavano nella casa patronale al primo piano, completamente separata dai locali di lavoro, dalle abitazioni dei lavoranti e dalle stalle. Il frantoio oleario tipico della Puglia meridionale invece era controllato dal padrone tramite un foro sul pavimento della sua abitazione.
Non poteva mancare una caratteristica cappella dedicata alla Madonna del Carmine. Durante la Seconda
Guerra Mondiale subì anche l’occupazione dei Polacchi. La chiusura della Masseria La Penna lasciò tutti senza parole, un altro capolavoro di grande attrattiva che resta ormai solo un ricordo sbiadito…
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